Il Diversity Brand Summit (DBS) è un’occasione di confronto sui temi sul ruolo sociale delle aziende, sulla loro responsabilità e sulle conseguenti opportunità legate alla promozione di una cultura di inclusione. Nell’ambito del Summit viene presentato anche il Diversity Brand Index, costruito attraverso un rigoroso percorso di ricerca che esplora il legame tra impegno inclusivo dei brand e scelte di consumatrici e consumatori.

Perché il DBS è importante per le aziende?

  • Un’azienda inclusiva è percepita come più moderna e conquista un maggior livello di fiducia dei clienti
  • Un’azienda inclusiva ha un mercato più ampio e migliora le performance economiche
  • Un’azienda inclusiva attrae e coltiva talenti
  • Un’azienda inclusiva sa comunicare i propri valori a chiunque li condivida

Perché partecipare?

  • Per capire come si è percepiti dai consumatori sui temi dell’inclusione
  • Per comprendere le aspettative di chi è sensibile alle tematiche D&I
  • Per indagare l’impatto di business e brand value della D&I
  • Per affermare nuovi paradigmi aziendali che armonizzino le politiche CSR HR, D&I e business
  • Per mettersi in gioco e verificare il proprio posizionamento sul mercato italiano
  • Per dare visibilità ai propri progetti D&I
  • Per avviare e potenziare un percorso di inclusione e confrontarsi con i best case internazionali

 

DIVERSITY BRAND INDEX

Per misurare il livello di inclusione dei brand in una prospettiva customer based e verificare il reale impegno delle aziende sulla D&I.

Il Diversity Brand Index (DBI) è volto a misurare il livello di inclusione dei brand in una prospettiva customer based, verificando il reale impegno delle aziende sulla D&I. La costruzione dell’indice passa attraverso un processo di ricerca articolato in due macro-fasi:

  1. Survey web su un campione statisticamente rappresentativo della popolazione italiana, per identificare i brand percepiti come più inclusivi dai consumatori
  2. Valutazione da parte del Comitato Scientifico delle iniziative/attività realmente realizzate dalle aziende sulla base di auto-dichiarazioni.

Il primo step, dopo aver raccolto i dati attraverso una CAWI, costruita con un’attenta analisi della letteratura accademica disponibile e con un check analitico delle scale per rilevare i vari costrutti, li ha analizzati utilizzando un approccio di analisi multivariata (cluster analysis, factor analysis, structural equation modeling) consentendo così di identificare i brand più inclusivi nella percezione del campione, segmentare la popolazione italiana e costruire un modello della brand equity che consideri l’apporto della D&I al valore dei brand e alle sue derivazioni (Net Promote

Score, riacquisto e così via).

Il secondo step parte dai risultati del primo. Il Comitato Scientifico ha costruito una scheda di rilevazione delle iniziative realizzate dalle aziende, unendo spunti derivanti da esperienza professionale, review dei paper e benchmarking. Tale scheda è stata inviata alle aziende menzionate come più inclusive nella prima fase. Il Comitato Scientifico analizzerà le schede pervenute attraverso un meccanismo di punteggi e ponderazioni.

L’unione dei risultati della prima fase e della seconda consentirà di costruire un indice sintetico (DBI) che esprimerà la capacità di inclusione dei brand per i consumatori, basandosi sulle percezioni della popolazione italiana e sul reale impegno delle aziende sulla D&I.

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