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Glossario LGBT+

Il termine Two-Spirit abbraccia una serie di identità e ruoli di genere tipici di popolazioni native che vanno oltre “uomo” e “donna” e sono distinti dalle concezioni occidentali di genere.
Persona che non sperimenta, o sperimenta raramente, attrazione sessuale. Una persona può anche essere aromantica, il che significa che non sperimenta attrazione romantica. Asessuale è un termine ombrello che comprende anche altre etichette, come demisessuale (persona che sperimenta attrazione sessuale solo verso persone con cui ha un forte legame emotivo) e greysessuale (persona che sperimenta attrazione sessuale molto raramente).
Persona che prova attrazione sessuale e/o romantica nei confronti di due o più generi (non necessariamente tutti). Per la persona bisessuale il genere di una persona influenza il modo in cui è attratta da lei: potrà quindi essere attratta in modi e/o gradi differenti da generi diversi.
Persona il cui genere corrisponde a quello che le è stato assegnato alla nascita; è il termine usato per indicare chiunque non sia transgender.
Atto volontario di una persona di rivelare il proprio orientamento sessuale e/o romantico, la sua appartenenza alla comunità transgender, o in generale alla comunità LGBT+. Spesso viene confuso con il termine “outing”, che invece è una pratica disprezzata perché non consensuale.
Acronimo che fa riferimento all'insieme delle persone lesbiche (L), gay (G), bisessuali (B) e transgender (T) e più in generale a tutte le persone che non si identificano nelle etichette “eterosessuale” e/o “eteroromantico”, e/o che sono transgender, intersex e poliamorose. Proprio per rappresentare la ricchezza e le sfumature presenti all’interno della comunità, si aggiunge normalmente il simbolo + al termine dell'acronimo (LGBT+). In alcuni casi è usata anche la forma più estesa LGBTQI+, dove la Q rappresenta le persone Queer o Questioning e la I fa riferimento alle persone Intersessuali.
Persona che indossa vestiti tradizionalmente associati a un genere diverso dal proprio. Cross-dresser e transgender spesso vengono confusi, ma non si equivalgono.
Senso di disagio o di sofferenza che le persone transgender possono provare nei confronti del proprio corpo (disforia fisica) e / o nell’essere identificate dalla società con il genere sbagliato (disforia sociale).
Arte del travestimento in modo da sperimentare con i generi e spettacolarizzarli. Si definisce “drag queen” una persona che gioca sui modelli del genere femminile, e “drag king” una persona che gioca sui modelli del genere maschile. Negli ultimi anni, la comunità drag ha sperimentato anche l’androginia come forma espressiva del sé. La comunità drag è nata per scopi di espressione personale e di intrattenimento. Il termine differisce da “cross dresser” proprio per la spettacolarizzazione del travestimento, spesso inserito in vere e proprie performance artistiche. Drag queen/king e transgender non sono sinonimi, anche se, essendo il drag una semplice forma d’arte, anche le persone transgender possono fare drag.
Insieme di apparenze, presentazione esterna e comportamento di una persona, socialmente associati a un genere. Nome, pronomi, vestiti, taglio di capelli e modo di parlare sono tutti aspetti dell’espressione di genere. L’espressione di genere e il genere non devono per forza coincidere; per esempio un uomo potrebbe avere un’espressione di genere femminile, e allo stesso modo una persona non-binary non deve per forza presentarsi come androgina.
Sensazione di felicità e di appartenenza che le persone transgender possono provare nel sentirsi riconosciute nel proprio genere e nel potersi presentare in accordo con esso.
Persona che prova attrazione sessuale e/o romantica nei confronti di persone del suo stesso genere. Il termine lesbica è preferito per riferirsi alle donne. La parola “gay” può essere a volte utilizzata da alcune persone come sinonimo di “queer”, a indicare, genericamente, un orientamento sessuale e/o romantico diverso da quello etero.
Persona il cui genere non è fisso, ma varia in modo fluido nel corso della propria vita. Alcune persone genderfluid si identificano anche come nonbinary, altre no.
Persona la cui espressione di genere non coincide con il proprio genere: per esempio, una donna che si veste con abiti convenzionalmente associati alla mascolinità è gender non-conforming. Su questa base, anche una persona cisgender ed eterossessuale può essere gender non-conforming.
Persona che non è conforme a un’idea di genere cisnormativa ed eteronormativa. Termine ombrello che include persone gender non-conforming e transgender in tutte le loro sfumature.
Il senso di appartenenza di ogni individuo al genere in cui si identifica. Il genere può coincidere con il sesso assegnato alla nascita, e in tal caso la persona si definirà cisgender; o può differire da esso, e in tal caso la persona si definirà transgender. Molte persone si identificano in uno dei due generi binari (uomo o donna), altre no (vedi definizione di non-binary). A differenza dell’espressione di genere, il genere non è visibile.
Persona in cui i cromosomi sessuali e/o i caratteri sessuali primari o secondari non sono definibili come strettamente maschili o femminili. Anche se alcune persone intersessuali si identificano come transgender, i due termini non sono sinonimi e non sono quindi da usare uno in sostituzione all'altro; da evitare il termine ermafrodito che ha un diverso significato e in questo caso risulta offensivo e improprio.
Donna che prova attrazione sessuale e/o romantica nei confronti di altre donne. Il termine viene utilizzato anche da alcune persone non-binary che provano attrazione verso le donne.
Persona che non si identifica strettamente nei generi binari (uomo o donna), si identifica in entrambi o non solo in uno dei due. Le persone non-binary sono comunque persone transgender, dato che il loro genere differisce da quello assegnato loro alla nascita, e alcune di loro scelgono di effettuare un percorso di transizione; da notare però che non tutte scelgono di utilizzare il termine “transgender” per descrivere se stesse. All’interno della comunità non-binary sono presenti molte altre etichette che descrivono generi diversi, ad esempio agender, bigender, demigender, third gender. Non-binary è infatti un termine ombrello che racchiude tutti i generi diversi da “uomo” e “donna”.
Persona attratta da tutti i generi; a differenza della pansessualità, in questo caso il genere di una persona è una componente dell’attrazione.
Omofobia, bifobia e transfobia indicano rispettivamente il pregiudizio e la discriminazione verso le persone omosessuali, bisessuali e transgender. Non sono gli unici tipi di discriminazione che colpiscono la comunità LGBT+; ogni lettera dell’acronimo subisce discriminazione.
L’orientamento relazionale si riferisce ai modi in cui si costruiscono relazioni romantiche, sessuali e intime con altre persone. Alcuni esempi di orientamenti relazionali sono monogamia, nonmonogamia, poliamore, anarchia relazionale.
Attrazione romantica di una persona verso altri individui, ad esempio del suo stesso genere (omoromanticismo), del genere opposto (eteroromanticismo), di due o più generi (biromanticismo), di tutti i generi (panromanticismo). La mancanza o rarità di attrazione romantica viene definita aromanticismo. L’orientamento può variare in maniera e in gradi differenti durante il corso della propria vita
Attrazione sessuale di una persona verso altri individui, ad esempio del suo stesso genere (omosessualità), del genere opposto (eterosessualità), di due o più generi (bisessualità), di tutti i generi (pansessualità). La mancanza o rarità di attrazione sessuale viene definita asessualità. L’orientamento può variare in maniera e in gradi differenti durante il corso della propria vita.
Atto di rivelare l’orientamento sessuale e/o romantico di una persona, il suo essere transgender o in generale la sua appartenenza alla comunità LGBT+, senza il suo consenso. Largamente considerato un gesto inappropriato, può mettere in serio pericolo la persona a cui si fa outing.
Persona attratta da persone di tutti i generi, a prescindere dal loro genere. Per la persona pansessuale infatti il genere di un individuo non gioca un ruolo nell’attrazione; conteranno invece altre caratteristiche.
Possibilità e volontà di avere varie relazioni romantiche contemporanee con diverse persone, in modo tale che tutte ne siano consapevoli e ogni relazione sia consensuale.
Persona attratta da più di un genere, ma non da tutti i generi.
Termine ombrello che indica qualsiasi persona non si identifichi come eterosessuale e/o eteroromantica (e.g. una persona queer, una donna queer). L'etichetta può essere usata anche per indicare persone transgender e/o non-binary. A volte chi si definisce queer ritiene che termini come lesbica, gay o bisessuale siano troppo limitanti o non descrivano a pieno la sua identità.
Persona che si sta interrogando sulla propria identità e sulla sua possibile appartenenza alla comunità LGBT+.
Combinazione dei tratti anatomici, morfologici e fisiologici che determinano e distinguono gli individui di una stessa specie. Il sesso viene assegnato alla nascita in base all’anatomia. Sesso, genere, orientamento sessuale e orientamento romantico sono tratti distinti, e non dipendono gli uni dagli altri.
Termine più datato per “transgender”, spesso collegato a un’idea di transizione medica. Si preferisce generalmente utilizzare “transgender” al suo posto; da notare però che alcune persone nella comunità ancora si riconoscono in questo termine.
Persona che non si identifica con il genere che le è stato assegnato alla nascita (o non si identifica pienamente con esso, o non si identifica esclusivamente con esso). Alcune persone transgender scelgono di effettuare un percorso medico di affermazione di genere, altre no. Le persone non-binary rientrano nell’etichetta transgender, nonostante non tutte le persone non-binary usino questo termine per descrivere la propria identità.